Il Carcinoma dell’Esofago è una neoplasia maligna relativamente rara nel computo delle neoformazioni maligne. Si pone infatti all’ottavo posto come incidenza e al sesto posto per mortalità nel mondo, considerando entrambi i sessi e tutte le fasce di età. Il peso di questa neoplasia maligna è a carico soprattutto dei paesi in via di sviluppo, dove si registrano l’80% di tutti i casi, anche se l’epidemiologia del cancro dell’esofago sta progressivamente mutando. Ancora oggi è una patologia dell’età adulta, la cui incidenza aumenta con l’età, con un picco tra 60 e 70 anni, ed è più frequente nel sesso maschile. Gli istotipi prevalenti nel cancro dell’esofago rimangono il carcinoma a cellule squamose, predominante a livello mondiale rappresentante l’87% dei casi, con la maggior incidenza nelle popolazioni del centro e sud-est asiatico (la così detta “Cintura Asiatica), e l’adenocarcinoma esofageo, con circa l’11% di tutti i casi, soprattutto nei paesi del nord e ovest d’Europa, nord America e Oceania3. Nonostante una incidenza minore rispetto ad altre neoplasie, a livello mondiale costituisce comunque un importante aspetto di salute pubblica per la sua natura aggressiva, difficoltà di diagnosi precoce e basso tasso di sopravvivenza. L’incidenza e la prevalenza stanno cambiando, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione nell’incidenza del carcinoma squamocellulare accompagnata da un aumento dell’incidenza dell’adenocarcinoma; questi dati possono essere associati ad un progressivo miglioramento delle condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo e parallelamente ad un aumento della prevalenza di obesità, sindrome metabolica e altri fattori di rischio tipici del mondo occidentale e dei paesi più sviluppati. In Europa la maggior parte dei casi si registra nel Nord dove, in alcuni paesi come Olanda, Gran Bretagna e Irlanda, l’adenocarcinoma ha già superato lo squamocellulare per incidenza.
In Italia, secondo dati recenti dell’Associazione Italiana Registri Tumori, per il 2020 si stimavano circa 2.400 nuove diagnosi di Cancro dell’Esofago, con un’incidenza di 6,3 casi per 100.000 abitanti all’anno negli uomini e 1,6/100.000/anno nelle donne come media nazionale; si riscontrano differenze tra le regioni, con una maggior incidenza in entrambi i sessi nel Nord Italia, sempre da ricondurre ai diversi agenti eziologici e fattori di rischio alla base dei principali istotipi. L’elevata mortalità di un tumore relativamente raro come questo riflette l’aggressività di entrambi gli istotipi coinvolti, con una sopravvivenza netta a 5 anni del 12% nei maschi e del 17% nelle femmine.