L’esofagogastroduodenoscopia (EGDS), per brevità chiamata gastroscopia, è una procedura che consente al medico endoscopista di esaminare direttamente l’interno di esofago, stomaco e duodeno, mettendo in evidenza eventuali alterazioni. Per ottenere questo risultato, lo strumento usato per questo esame utilizza una sonda particolare lunga e flessibile, il gastroscopio, con diametro variabile da 4,6 mm a 9,8 mm (dipende dal modello) e una telecamera e una luce poste sulla punta.
A cosa serve l’esofagogastroduodenoscopia
La gastroscopia è indispensabile per identificare la causa di alcuni sintomi (dolore nausea e vomito, difficoltà di deglutizione, di digestione) e di impostare una terapia adeguata. Questo esame è utile anche per individuare la fonte di un sanguinamento a partenza da esofago, stomaco o duodeno o di alcune anemie da causa ignota. Guardando attraverso il gastroscopio, il medico endoscopista ha una chiara visione della parete interna dell’esofago, dello stomaco e del duodeno e può quindi individuare o escludere la presenza di malattie di questi organi. Questa procedura fornisce informazioni precise e immediate e consente di eseguire biopsie, cioè il prelievo di frammenti di mucosa, per ottenere diagnosi ancora più precise. Le biopsie sono del tutto indolori, si effettuano per diversi motivi e non solo quando vi è il sospetto di un tumore maligno. Oggi si eseguono biopsie nella maggior parte dei pazienti per la ricerca dell’Helicobacterpylori, un batterio responsabile della gastrite e dell’ulcera.
Come si svolge la gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)?
Per eseguire la gastroscopia, il paziente viene fatto distendere su un lettino sul fianco sinistro. Dopo averle posizionato un boccaglio tra i denti, per evitare che lo strumento venga morso nel corso dell’esame, il medico introduce l’endoscopio, facendolo passare attraverso la gola e poi, lentamente, attraverso esofago e stomaco fino a giungere al duodeno. L’esecuzione della gastroscopia non procura dolore ma solo un modesto fastidio durante l’introduzione e il passaggio dello strumento attraverso la gola. Questo disagio sarà attenuato dalla somministrazione di un liquido spray, la lidocaina, per l’anestesia del cavo orale e faringeo. Prima di effettuare l’anestesia viene chiesto se la persona che si sottopone all’esame soffre di eventuali allergie ad anestetici locali o a farmaci.
Quanto dura la gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)?
La durata della gastroscopia è solitamente breve, nell’ordine di pochissimi minuti. Durante l’esame è indispensabile mantenere un atteggiamento rilassato, respirando lentamente e profondamente per controllare l’eventuale sensazione di vomito e per consentire al medico di portare a termine più velocemente la procedura.