Chirurgo generale, endoscopista perfezionato nella diagnosi e nella terapia delle malattie dell’esofago e dello stomaco
SISME
ACOI
25 aprile 2025 - 

Diagnostica funzionale - Bilimetria a Pisa e Lucca

Bilimetria


Alcuni pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo possono presentare, oltre ad un reflusso acido, anche un reflusso alcalino, quindi un reflusso biliare. La bile rilasciata in duodeno attraverso la via biliare principale refluisce in stomaco attraverso il piloro e da qui in esofago. La bilimetria è un esame che permette di quantificare l’eventuale reflusso ed è eseguito ambulatorialmente con paziente a digiuno. L’esame è eseguito con un sondino da bilimetria di 2 mm che, passato attraverso il naso, è collocato 5 cm sopra lo sfintere esofageo inferiore preventivamente localizzato con la manometria esofagea. I reflussi biliari sono quindi registrati continuamente per 24 ore su un ricevitore computerizzato portatile (figura 1) mentre il paziente esegue le normali attività quotidiane. La mattina seguente l’utente dovrà ritornare per rimuovere il sondino e per riconsegnare l’apparecchio portatile su cui ha registrato il tracciato (figura 2).

Durante il test l’utente potrà mangiare unicamente latte, pasta, riso, carni bianche, formaggi, patate lesse, finocchi, banana, pera, yogurt bianco e potrà condire solo con sale e olio di semi. Questa dieta è necessaria perché la sonda bilimetrica riconosce tutte le sostanze colorate, soprattutto di colore verde come la bile, e quindi l’esame risulterebbe alterato.

Figura 1. Ricevitore Bilitec con sondino

Figura 2. Tracciato della bilimetria

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