Dr.Giovanni Pallabazzer è Operativo nel comune di Chitignano
Gastroscopia, colonscopia, Esofago di Barrett, Emorroidi, tumore dell’esofago e dello stomaco in Toscana - Arezzo - Chitignano
Dr.Giovanni Pallabazzer - Chirurgo generale, endoscopista perfezionato nella diagnosi e nella terapia delle malattie dell’esofago e dello stomaco in Toscana - Arezzo - Chitignano
Dr. Giovanni Pallabazzer, Chirurgo generale, endoscopista perfezionato nella diagnosi e nella terapia delle malattie dell’esofago e dello stomaco nel comune di Chitignano.
SOS DISFAGIA IN Toscana - Arezzo - Chitignano
S.O.S. visite, ecografie domiciliari in Toscana - Arezzo - Chitignano
Areas
Aree di Intervento in Toscana - Arezzo - Chitignano
Specializzazioni e Aree di Intervento del Dr. Giovanni Pallabazzer
Alcuni cenni sul comune di Chitignano
Chitignano è un comune italiano di 857 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana.
Storia
Il territori de comune di Chitignano, il meno esteso, con i suoi 15 km²., fra tutti quelli del Casentino, riproduce nei suoi confini il distretto di una delle poche signorie rurali toscane conservatesi dal Medioevo fino alla fine del settecento. La contea imperiale di Chitignano fu infeudata nel X secolo agli Ubertini di Arezzo e non fu mai formalmente annesso alla Repubblica fiorentina, con la quale nel 1384 stipulò un accordo di accomandigia (protezione militare e politica) come feudo esente da tasse e dipendente dal vicario feudale che amministrava per conto dei suoi conti. A quel tempo Chitignano, Rosina e Taena, appartenevano a due minorenni, Niccolò e Leonardo Ubertini. A porre il loro nome, le loro persone e le loro terre sotto l'accomandigia di Firenze fu la nonna paterna e tutrice Franceschina di Castel Focognano, che si impegnò anche a far ratificare l'atto ai nipoti non appena avessero raggiunto a maggiore età. L'atto sottoscritto prometteva perpetua devozione e supporto militare al comune di Firenze in caso di guerra, in cambio se ne ottenne perpetua difesa e protezione. Questo permise alla famiglia degli Ubertini, di dominare la contea in maniera incontrastata per atri 4 secoli. Il 16 agosto 1419, Niccolò Ubertini, diventato ormai maggiorenne, negoziò con i feudatari locali un'importane concessione attraverso la stipula di uno statuto. In una riunione tenuta presso a porta del cassero del castello di Chitignano con qualche decina di "Homines et fideles et feudatarii", venne concessa la possibilità ai presenti, di disporre liberamente in testamento riguardo ai beni mobili nel caso in cui non ci fossero stati eredi maschi. In cambio si richiedeva di riconoscere Niccolò come unico signore e di accorrere armati in caso di guerra. La necessità era quella di ottenere la devozione delle famiglie più facoltose della contea per poter mantener fede alle promesse fatte a Firenze[4]. Il feudo montano si estendeva su Chitignano, Rosina e Taena, dove dalla parte di Caprese aveva una dogana interna. La sua cancelleria feudale aveva sede a Rassina, dipendendo giudizialmente dalla podesteria di Castel Focognano e dal Vicariato di Poppi. La sua economia fu spesso favorita dai granduchi e tale orientamento non fu smentito neppure sotto i Lorena. Con la legge del 14 aprile 1780, Pietro Leopoldo infatti, soppressa l'autonomia finora garantita dall'accomandigia (1779), introdusse nella contea alcuni privilegi e deroghe alla legge del 1769 per la produzione del tabacco, che in quei decenni si andava diffondendo in tutta la valle tiberina e riconobbe ai suoi sudditi gli stessi diritti degli altri toscani. Nel censimento del 1745 contava 598 abitanti. Tra i suoi conti si ricorda Niccolò Ubertini (1419), Pier Francesco Ubertini (1660) e Anton Maria (1790).
Al plebiscito del 1860 per l'annessone del Granducato di Toscana al Regno di Sardegna, i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (55 su totale di 314), sintomo dell'opposizione all'annessione.
Durante la seconda guerra mondiale nei boschi sopra Chitignano erano radunati gruppi di partigiani, vista anche la vicinanza della Linea Gotica. In particolare la loro base era situata al Baregno, chiamato dai chitignanini "Barignolo".
Nel settembre 1993 papa Giovanni Paolo II, diretto con un elicottero a Chiusi della Verna in occasione di una visita pastorale, dovette atterrare presso il campo sportivo di Chitignano, causa maltempo, dove fu accolto da un bagno di folla.
Cultura
Da sottolineare lo svariato utilizzo di tabacco per sigari, pipa e uso tradizionale. Non si ricordano poeti o scrittori famosi, ma il paese è ricco di menti nuove e con buone prospettive future.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Sorgente Solforica Ferrugginosa "La Buca del Tesoro" (Acquaforte)
- Sorgente del Rio "Acqua Acidula Ferrugginosa"
- Castello di Chitignano
- Pieve dei Santi Vincenzo e Pietro
- Ecomuseo della polvere da sparo e del contrabbando
Istruzione
Nel paese è presente una scuola elementare recentemente trasferita all'auditorium del paese. Nella sede precedente sarà probabilmente edificato una struttura adibita agli anziani, la maggioranza della popolazione chitignanina. I pochi giovani presenti nel paese mantengono comunque alto lo spirito moderno e innovativo.
Musei
In località Il Pantaneto si trova il Museo della polvere da sparo e del Contrabbando, dedicato all'attività di commercializzazione e produzione di polvere nera che si svolgeva a Chitignano nell'Ottocento. In seguito, il contrabbando di tabacco fu ripreso a metà del secolo scorso, nel dopo guerra. I chitignanini portavano tabacco e sigari in Valtiberina passando attraverso le montagne per sfuggire alla finanza.
Fonte Wikipedia